Con la messa a dimora di un albero di ulivo ai piedi della scala che porta alla chiesa parrocchiale di Santa Maria del Campo, domenica 19 novembre si è conclusa la manifestazione del comitato “No tunnel della Fontanabuona” organizzata per sensibilizzare i cittadini sulle criticità della realizzazione di questa opera da parte di ASPI.
Il raccordo autostradale, che nel progetto attuale, prevede un impatto ambientale molto pesante, sia per i viadotti che per i terrapieni che andrebbero realizzati (proprio al confine del Parco di Portofino nella versione estesa), vede l’opposizione sia dei residenti che degli ambientalisti che non vogliono la distruzione di una parte di territorio rapallese ancora in gran parte non antropizzata.
Le criticità, purtroppo, non finiscono qui. Infatti, la costosissima opera infrastrutturale, che dovrebbe essere realizzata in sei anni, richiederà importanti sacrifici a tutti i rapallesi che dovranno fare i conti con l’installazione di due cantieri sul territorio e con il conseguente aumento del traffico su una rete viaria già al collasso che vedrà coinvolti, in modo particolare, la zona di San Pietro (zona ospedale) e Santa Maria del Campo.
Gli organizzatori della manifestazione hanno dichiarato che attueranno altre iniziative di piazza e legali per far che la realizzazione del tunnel sia riconsiderata e il territorio sia salvaguardato da un intervento così impattante.