La sera del 24 dicembre la processione parte dalla Cappelletta in località Ponte Nuovo (ore 22,30), dove si radunano alcuni dei partecipanti insieme alle persone che vengono ad assistere alla rappresentazione; durante il cammino vengono eseguite in vari punti delle piccole recite che variano di volta in volta, e via via si uniscono alla processione altri figuranti che seguono la “stella cometa” per giungere poi nei pressi della chiesa parrocchiale, dove si svolge il resto della rappresentazione; qui troviamo il boscaiolo che spacca la legna, le lavandaie, il fornaio che prepara la farinata, l’arcolaio, l’arrotino, le contadine che portano la verdura e ancora chi prepara il pesto alla genovese, il fabbro, i giocatori di carte all’osteria, chi prepara il pane, chi cuce e chi stira con il ferro a carbone, chi prepara la polenta, le castagne, la pasta e ancora chi zappa la terra e prepara il carbone ecc..
Come avete potuto leggere, alcuni dei mestieri che vengono rappresentati sono inerenti alla tradizione genovese.
Ci sono poi i nostri amici animali, che rendono ancora più reale la rappresentazione; e infine, sotto una grande stella cometa, si trova la capanna dove nasce il Salvatore.
Vengono abitualmente eseguiti dalla cantoria canti natalizi, e i più piccoli recitano delle poesie a Gesù Bambino; infine arrivano i Re Magi. E proprio nella capanna viene collocato l’altare per celebrare la S. Messa (ore 23,30).
Ogni anno le persone che vengono a vedere questo presepe vivente sono sempre più numerose, e l’atmosfera che si respira è davvero unica e indescrivibile.
Dopo la Messa vengono distribuiti a tutti i presenti i cibi preparati, come la polenta, la farinata i biscotti caldi e tante altre prelibatezze, e intorno ad un fuoco si può gustare in compagnia un bicchiere di cioccolata calda o di vin brulè e una fetta di panettone, il tutto per festeggiare tutti insieme il Santo Natale in allegria e gioia.